Le miniere dei Monti Rognosi

 
Lo sfruttamento minerario dei Monti Rognosi inizia in epoca preistorica, per continuare con etruschi e romani. Le testimonianze più evidenti delle attività estrattive risalgono però all’epoca moderna. A partire dal 1569 il Granduca di Toscana Cosimo I da un nuovo impulso alle ricerche minerarie nel Granducato, e probabilmente anche nei Monti Rognosi furono condotte indagini per  l’estrazione dei metalli. Con l’avvento dei Lorena alla guida del Granducato viene incremento nuovamente lo sfruttamento delle risorse minerarie. Risale al 1767 la stipula di una convenzione tra la Deputazione delle Reali Miniere e i Conti di Montauto. Probabilmente risale a questi anni la costruzione dello stabilimento della Ferriera, lungo il torrente Sovara, in luogo strategico per abbondanza di materie prime, legna e acqua. Tuttavia l’attività mineraria si interruppe presto. Ufficialmente perché poco remunerativa a causa della mancanza di strutture viarie adeguate, o forse per non fare concorrenza alle miniere transilvane. La storia delle miniere dei Monti Rognosi è testimoniata dai ruderi della Ferriera, oggi recuperati e visitabili.